Prodotti e piatti tipici marchigiani

 

Olive all'Ascolana sono olive grandi e tenerissime che si possono gustare farcite e fritte oppure al naturale in salamoia. 

 

Maccheroncini di Campofilone lavorati secondo la ricetta tradizionale che utilizza soltanto la semola di grano duro e le uova in quantità doppia rispetto agli impasti normali. E' molto indicato l'accostamento con il ragù, ma anche con il sugo di pesce. 

Formaggio di fossa sistemato in sacchi di tela e collocato in fosse di tufo chiuse con coperchi di legno e gesso. All'apertura delle fosse a Novembre le caciotte si presentano profondamente trasformate. Di colore quasi dorato come l'ambra hanno un aroma intenso con sentori di zolfo e tartufo che le rendono inconfondibili. 

Tartufo bianco, considerato il più pregiato e raffinato, si trova nelle zone di Sant'Angelo in Vado, Sant'Agata Feltria e Acqualagna da Ottobre a Dicembre. 

Tartufo nero pregiato è presente da Dicembre a Febbraio ad Acqualagna, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Comunanza, Montefortino, Camerino e Visso. 

Salame di Fabriano creato con tagli di carne suina magra nei quali vengono inseriti lardelli a forma di dado, condito con sale e pepe nero e insaccato nel budello del maiale. 

Ciauscolo: il lardo viene macinato e amalgamato alla carne con la quale forma una pasta omogenea e facilmente spalmabile sul pane. Al tutto vengono aggiunti vino bianco, aglio e pepe, dopodiché il composto viene insaccato nel budello del maiale. 

Salsiccia matta nella tradizione casalinga era l'ultimo insaccato che veniva preparato e che accoglieva tutto quello che non era stato utilizzato nelle lavorazioni precedenti: le carni più sanguinolente, i pezzi di polmone e di reni, gli intestini, i neretti, la lingua, il tutto condito con sale, pepe, aglio e aromatizzato. 

Prosciutto di Carpegna D.O.P. (denominazione di origine protetta) dal 1996 e la cui produzione è limitata al solo Comune di Carpegna. 

Distillati a base di anice che si trova nei Monti Sibillini sono il Mistrà diffuso nel maceratese e nell'ascolano, forte e secco, che è preferito puro per gli aromi o come correzione al caffè e l'Anisetta, più dolce e amabile, e ottima nel dessert. Alcuni la bevono con la mosca: 3 o 4 chicchi di caffè annegati nel liquore. 

Vino cotto nasce dalla bollitura del succo d'uva che dà un prodotto più dolce e più forte e Vino di visciola diffuso nello jesino e nel pesarese. Le visciole sono ciliegie selvatiche che i contadini facevano semplicemente macerare nel vino rosso locale per trarne un nettare profumato e dissetante. Il risultato finale è una forte e dolce bevanda, intensamente aromatica, da fine pasto. Da provare anche in abbinamento con il cioccolato.